Le nuove opportunità PNRR per la transizione industriale e la produzione di energia rinnovabile

Le nuove opportunità PNRR per la transizione industriale e la produzione di energia rinnovabile

In un contesto di inizio 2025 caratterizzato da limitate novità positive per le imprese nella Legge di Bilancio, emergono due iniziative di finanziamento di grande rilievo:

Lo stanziamento di 320 milioni di euro per il bando PNRR dedicato alla produzione di energia da fonti rinnovabili in autoconsumo per le PMI.

La nuova edizione del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, attiva dal 5 febbraio all’8 aprile 2025.

Autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato il 5 dicembre 2024 uno stanziamento di 320 milioni di euro per il bando “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI”. Questo prevede contributi a fondo perduto per incentivare la produzione di energia elettrica in autoconsumo tramite impianti fotovoltaici o minieolici, con eventuali sistemi di accumulo.

Beneficiari

Il bando è rivolto alle PMI con almeno un bilancio approvato, operanti su tutto il territorio nazionale. Previste riserve del 40% per:

  • Imprese localizzate nel Mezzogiorno.
  • Micro e piccole imprese.

Contributo e spese ammissibili

Il bando offre:

  • 30% a fondo perduto per medie imprese e componenti di stoccaggio.
  • 40% a fondo perduto per micro e piccole imprese.
  • 50% a fondo perduto per diagnosi energetiche ex ante.

I programmi di spesa ammissibili devono essere compresi tra 30.000 e 1 milione di euro, realizzati su edifici esistenti e completati entro 18 mesi. Le spese possono includere:

  • Impianti solari fotovoltaici o minieolici.
  • Sistemi di accumulo e tecnologie digitali correlate.
  • Diagnosi energetiche per pianificare gli interventi.

Procedura di accesso

La selezione è basata su una procedura valutativa a graduatoria, senza rischio di click day. La diagnosi energetica ex ante è obbligatoria, comprendendo l’analisi del consumo energetico e la previsione di installazione di impianti rinnovabili. La valutazione considera criteri quali:

  • Capacità addizionale di produzione energetica rinnovabile.
  • Sostenibilità economica.
  • Possesso di certificazioni ambientali.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Il Fondo, misura strutturale per PMI e grandi imprese dei settori estrattivo e manifatturiero, è gestito da Invitalia con risorse provenienti dalla Legge di Bilancio. Gli sportelli sono attivi su base annuale o biennale.

Finalità e progetti ammissibili

Il Fondo si articola in due linee agevolative con obiettivi distinti:

  1. Efficienza energetica: include impianti di co-generazione ad alto rendimento, produzione di energia da fonti rinnovabili o idrogeno per autoconsumo, e sistemi di stoccaggio.
  2. Uso efficiente delle risorse: riduzione, riuso, riciclo o recupero di materie prime, inclusi materiali riciclati.
  3. Cambiamento del processo produttivo: soluzioni tecnologiche per migliorare l’efficienza energetica e promuovere la circolarità.

I progetti devono:

  • Riguardare un’unità produttiva.
  • Essere avviati dopo la domanda e completati entro 36 mesi.
  • Prevedere costi tra 3 e 20 milioni di euro.

Contributo e intensità agevolativa

Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto con intensità variabile tra il 30% e il 65%, in base a:

  • Dimensione dell’impresa.
  • Localizzazione.
  • Tipologia di investimento.

Gli investimenti in co-generazione ad alto rendimento ed energie rinnovabili sono limitati al 40% dei costi ammissibili. Le aliquote sono maggiorate per investimenti in zone meno sviluppate.

Tipologia di InterventoGrandi ImpreseMedie ImpresePiccole ImpreseZone A (+15%)Zone C (+5%)
Maggiore efficienza energetica30%40%50%+15%+5%
Cogenerazione & Fonti Rinnovabili45%55%65%N/AN/A
Uso efficiente delle risorse40%50%60%+15%+5%
Cambiamento del processo produttivoCarta degli Aiuti a finalità regionale

Procedura di accesso

Anche qui la selezione avviene tramite valutazione a graduatoria, con documentazione dettagliata, tra cui una relazione tecnico-economica che:

  • Descriva gli investimenti.
  • Quantifichi gli obiettivi.
  • Calcoli risparmi energetici e miglioramenti nella circolarità.

Il punteggio è attribuito in base a:

  • Risparmio energetico.
  • Produzione di energia rinnovabile.
  • Risparmio di risorse idriche e materie prime.
  • Riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

Conclusioni

Questi bandi rappresentano un’opportunità unica per la decarbonizzazione del sistema produttivo italiano, fornendo contributi stabili a fondo perduto.

L’innalzamento del limite per la capacità produttiva degli impianti (ora al 20%) segna un passo avanti importante. Tuttavia, includere le PMI energivore nel bando per l’autoproduzione di energia rinnovabile sarebbe un ulteriore miglioramento, favorendo una transizione più inclusiva e progressiva verso l’uso di fonti rinnovabili.

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