Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: cose da sapere con il PNRR 2025

Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: cose da sapere con il PNRR 2025

Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile? In questo articolo vogliamo fare chiarezza e darti una mano. L’autoproduzione di energia rinnovabile (insieme agli incentivi autoproduzione di energia rinnovabile), infatti, rappresenta un’opportunità strategica per le piccole e medie imprese (PMI) italiane.

Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le imprese possono accedere a fondi dedicati per l’installazione di impianti fotovoltaici e minieolici. Scopriamo come funzionano gli incentivi autoproduzione di energia rinnovabile e come fare domanda.

Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: cos’è il sostegno per l’autoproduzione?

La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI – FER” prevede contributi a fondo perduto per investimenti in impianti solari fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo immediato e all’accumulo di energia elettrica per un utilizzo differito.

L’obiettivo è supportare le PMI nella transizione energetica, migliorando l’efficienza e riducendo i costi energetici, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale.

Chi può accedere agli incentivi autoproduzione di energia rinnovabile?

Il bando è rivolto a tutte le PMI italiane, con l’esclusione di:

  • Imprese operanti nel settore carbonifero
  • Aziende attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • Imprese che non rispettano il principio DNSH (Do No Significant Harm), ai sensi del Regolamento (UE) n. 852/2020

Per poter accedere ai fondi, le imprese devono inoltre dimostrare di essere in regola con gli obblighi fiscali e contributivi e di non trovarsi in condizioni di difficoltà economica.

Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: quali sono le agevolazioni disponibili?

Il fondo totale ammonta a 320 milioni di euro, suddiviso come segue:

  • 40% riservato alle imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
  • 40% destinato a micro e piccole imprese

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una graduatoria e sono assegnate per progetti con spese ammissibili comprese tra 30.000 euro e 1 milione di euro.

Le percentuali di finanziamento variano in base alla dimensione dell’impresa:

  • 30% per le medie imprese
  • 40% per micro e piccole imprese
  • 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di accumulo energetico
  • 50% per la diagnosi energetica preliminare

Quali impianti sono finanziabili?

Gli impianti che possono beneficiare degli incentivi devono rispettare alcuni criteri specifici. In particolare, i finanziamenti coprono:

  • Impianti fotovoltaici di ultima generazione, con una potenza proporzionata al fabbisogno aziendale.
  • Impianti minieolici fino a una capacità massima stabilita dal bando.
  • Sistemi di accumulo per l’energia prodotta, in modo da garantire un’autonomia maggiore e ottimizzare il consumo.
  • Diagnosi energetiche preliminari per valutare la fattibilità e l’efficienza dell’investimento.

Come presentare la domanda?

Per accedere ai fondi, le PMI devono seguire questi passaggi:

  1. Preparare la documentazione:
    • Analisi dei consumi energetici
    • Preventivo dell’investimento
    • Diagnosi energetica (se richiesta)
  2. Monitorare la pubblicazione del bando: il decreto direttoriale stabilirà i termini di apertura.
  3. Presentare la domanda tramite il portale dedicato, seguendo le istruzioni ministeriali.

Le domande verranno valutate sulla base di criteri tecnici ed economici, con particolare attenzione all’efficienza dell’intervento e all’impatto sulla riduzione dei consumi aziendali.

Normativa di riferimento

  • Regolamento (UE) n. 852/2020
  • Decreto ministeriale 13 novembre 2024

Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: perché investire?

L’autoproduzione di energia rinnovabile non solo consente alle imprese di ridurre i costi energetici, ma offre anche un vantaggio competitivo sul mercato. Inoltre, il passaggio alle energie rinnovabili migliora l’immagine aziendale e contribuisce attivamente alla sostenibilità ambientale.

I benefici principali per le imprese includono:

  • Risparmio energetico significativo, grazie alla riduzione della dipendenza dalla rete elettrica.
  • Riduzione delle emissioni di CO₂, migliorando la sostenibilità aziendale.
  • Maggior indipendenza energetica, evitando il rischio di rincari energetici.
  • Possibilità di accedere a ulteriori incentivi fiscali, combinabili con il PNRR.

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