Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile? In questo articolo vogliamo fare chiarezza e darti una mano. L’autoproduzione di energia rinnovabile (insieme agli incentivi autoproduzione di energia rinnovabile), infatti, rappresenta un’opportunità strategica per le piccole e medie imprese (PMI) italiane.
Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le imprese possono accedere a fondi dedicati per l’installazione di impianti fotovoltaici e minieolici. Scopriamo come funzionano gli incentivi autoproduzione di energia rinnovabile e come fare domanda.
Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: cos’è il sostegno per l’autoproduzione?

La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI – FER” prevede contributi a fondo perduto per investimenti in impianti solari fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo immediato e all’accumulo di energia elettrica per un utilizzo differito.
L’obiettivo è supportare le PMI nella transizione energetica, migliorando l’efficienza e riducendo i costi energetici, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale.
Chi può accedere agli incentivi autoproduzione di energia rinnovabile?
Il bando è rivolto a tutte le PMI italiane, con l’esclusione di:
- Imprese operanti nel settore carbonifero
- Aziende attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- Imprese che non rispettano il principio DNSH (Do No Significant Harm), ai sensi del Regolamento (UE) n. 852/2020
Per poter accedere ai fondi, le imprese devono inoltre dimostrare di essere in regola con gli obblighi fiscali e contributivi e di non trovarsi in condizioni di difficoltà economica.
Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: quali sono le agevolazioni disponibili?
Il fondo totale ammonta a 320 milioni di euro, suddiviso come segue:
- 40% riservato alle imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
- 40% destinato a micro e piccole imprese
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una graduatoria e sono assegnate per progetti con spese ammissibili comprese tra 30.000 euro e 1 milione di euro.
Le percentuali di finanziamento variano in base alla dimensione dell’impresa:
- 30% per le medie imprese
- 40% per micro e piccole imprese
- 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di accumulo energetico
- 50% per la diagnosi energetica preliminare
Quali impianti sono finanziabili?

Gli impianti che possono beneficiare degli incentivi devono rispettare alcuni criteri specifici. In particolare, i finanziamenti coprono:
- Impianti fotovoltaici di ultima generazione, con una potenza proporzionata al fabbisogno aziendale.
- Impianti minieolici fino a una capacità massima stabilita dal bando.
- Sistemi di accumulo per l’energia prodotta, in modo da garantire un’autonomia maggiore e ottimizzare il consumo.
- Diagnosi energetiche preliminari per valutare la fattibilità e l’efficienza dell’investimento.
Come presentare la domanda?
Per accedere ai fondi, le PMI devono seguire questi passaggi:
- Preparare la documentazione:
- Analisi dei consumi energetici
- Preventivo dell’investimento
- Diagnosi energetica (se richiesta)
- Monitorare la pubblicazione del bando: il decreto direttoriale stabilirà i termini di apertura.
- Presentare la domanda tramite il portale dedicato, seguendo le istruzioni ministeriali.
Le domande verranno valutate sulla base di criteri tecnici ed economici, con particolare attenzione all’efficienza dell’intervento e all’impatto sulla riduzione dei consumi aziendali.
Normativa di riferimento
- Regolamento (UE) n. 852/2020
- Decreto ministeriale 13 novembre 2024
Incentivi autoproduzione di energia rinnovabile: perché investire?
L’autoproduzione di energia rinnovabile non solo consente alle imprese di ridurre i costi energetici, ma offre anche un vantaggio competitivo sul mercato. Inoltre, il passaggio alle energie rinnovabili migliora l’immagine aziendale e contribuisce attivamente alla sostenibilità ambientale.
I benefici principali per le imprese includono:
- Risparmio energetico significativo, grazie alla riduzione della dipendenza dalla rete elettrica.
- Riduzione delle emissioni di CO₂, migliorando la sostenibilità aziendale.
- Maggior indipendenza energetica, evitando il rischio di rincari energetici.
- Possibilità di accedere a ulteriori incentivi fiscali, combinabili con il PNRR.
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